Dieci persone richiedenti asilo sono state assegnate al Comune di Villafranca. La telefonata in municipio, dal capo di gabinetto della prefettura di Verona Alessandro Tortorella, che avvisava del loro arrivo, è giunta ieri mattina al sindaco Mario Faccioli. Le persone abiteranno in alcuni appartamenti di una cooperativa, probabilmente in centro città. Il primo cittadino ha contestato la modalità dell’operazione a Tortorella: «Non mi è stato comunicato dove saranno collocate queste persone anzi si nascondono all’amministrazione indirizzo e luogo e senza specificare in particolar modo se vi siano famiglie con figli minori», spiega Faccioli.Il primo cittadino ha scritto quindi alla Prefettura: «Spiace constatare le modalità con cui è stato comunicato l’intervento, che ritengo poco rispettose nei confronti dell’amministrazione che rappresento; avrei voluto che il provvedimento venisse condiviso parlandone prima. Questo modo di fare è in contrasto con i principi di collaborazione, di dialogo e di rispetto nei confronti di una comunità. Inoltre siamo stati diffidati dall’avvicinarci e dal ricercare il luogo dove vengono inserite queste persone».Faccioli punta il dito anche contro le cooperative e i privati: «Si rendono disponibili all’accoglienza e alla collaborazione solo a fronte di un potenziale reddito». E ricorda la situazione emergenziale di Villafranca dove tuttora alcuni nuclei familiari residenti, italiani e stranieri, sono stati sfrattati perché, in seguito alla perdita del lavoro, non sono riusciti a pagare l’affitto: «Questa settimana ho dovuto dissuaderne alcuni che minacciavano di Arrivano dieci profughi ospiti di una cooperativa Il sindaco contesta i modi darsi fuoco, ognuno con famiglia e figli». «Trovo indegno», conclude nella lettera al prefetto, «che queste persone non abbiano le stesse attenzioni. Visto il numero consistente di famiglie sottoposte a sfratti e di bisogni sociali collegati che interessano il Comune in questo momento economico difficile, farò tutto ciò che è necessario perché venga garantito il diritto costituzionale dei villafranchesi di vedere rispettato il diritto alla casa e a sostenere una famiglia dopo anni di lavoro. E invito il Prefetto a farsi portavoce dal Governo di questi problemi sociali, gravi e difficili, che ogni giorno i Comuni affrontano».